Tutto l'amore 

che manca


A ognuno di noi capita di parlare con un oggetto, una pianta o un animale. Giovanni Spartivento, dopo aver perduto in pochi giorni lavoro e fidanzata, liquida lo psichiatra dal quale era in cura e, rimasto solo con la sua ossessione per le donne e la consolazione della marijuana, adotta come confidente un omino della Lego: «Un piccolo aggiustatutto con la tuta e il cappello blu; una via di mezzo tra un idraulico e un operaio, dall’espressione seria ma bonaria». Insieme, intraprendono un viaggio che da Torino li porterà prima ad Amsterdam e poi, in seguito alla notizia dell’omicidio di un’ex compagna di scuola, a Bisenti, paese natale di Giovanni. Bisenti è però anche il paese di origine di Ponzio Pilato… e non sempre le questioni si risolvono lavandosene le mani.

...una storia un po' amara che rispecchia una vita come tantein un mondo dove tutti siamo degli estranei, se lo vogliamo.

Un libro che lascia spazio a riflessioni, a fare i propri conti, ad interrogarsi con quello che ci manca

un libro duro, crudele, sincero, semplice e mai banale. Un libro dedicato a chi vuol leggere di vita vera, con le sue banalità e i suoi colpi di scena. E non sempre saremo in grado di reggerli

Massimo ha una scrittura visiva, riuscendo a rendere attivamente partecipe il lettore in ogni dialogo, in ogni luogo descritto, fino a condurlo al termine della lettura ove non mancano i colpi di scena...

...racconta di piccole storie di vita e del modo di reagire di ogni persona alle sue vittorie, ma, soprattutto, ai fallimenti. 

Questo è un libro che il fondo della sfera affettiva; vaglia meticolosamente i sentimenti, emozione, ossessione, attrazione, passione, per poi scaraventarli di nuovo sul fondo senza sterili edulcorazioni.